Decennale Avo Tortona-Novi
Il 14 maggio 2016 i volontari dell’Avo di Tortona-Novi hanno celebrato il loro decennale, unendo momenti di riflessione e formazione a momenti di ritrovo e svago nella splendida cornice del Castello di Piovera.
A sottolineare l’importanza dell’avvenimento la presenza del dr. Claudio Lodoli, Presidente Federavo Nazionale uscente, Massimo Silumbra nuovo Presidente Federavo e Felice Accornero nuovo presidente Avo Piemonte.
Dopo il saluto del presidente della sezione, Beatrice Cantelli, ci sono stati gli interventi di Claudio Lodoli e Massimo Silumbra, come sempre speciali nel far sentire con la loro vicinanza e testimonianza di vita quanto profondi siano i valori della nostra associazione.
E’ seguita una conferenza del prof. Pier Luigi Dovis, Direttore della Caritas Diocesana di Torino, Delegato Regionale delle Caritas di Piemonte e Valle d’Aosta, Membro della Presidenza di Caritas Italiana, invitato per approfondire il tema del volontariato nella società odierna.
Il dr. Dovis, forte della sua esperienza nel campo del volontariato verso i più deboli, ha aiutato i presenti a mettere a fuoco con molta acutezza il ruolo del volontario nella nostra società.
Di seguito alcuni spunti tratti dalla sua conferenza.:
In questo periodo di crisi, economica e di valori, le istituzioni esaltano e richiedono la presenza del volontariato, ma non lo supportano bensì se ne servono; non bisogna permettere che le interazioni con le istituzioni falsino l’identità del volontario: si deve lavorare in modo sussidiario, non per coprire le mancanze delle istituzioni. I volontari rendono il malato protagonista del suo percorso con un rapporto di reciprocità: il malato non è solo un corpo da curare. Oggi la medicina tende a spersonalizzare la visione dell’uomo nella sua totalità. Quando il medico abdica al suo aspetto relazionale il malato ne soffre. Occorre partire dal verbo aiutare: aiutare non vuol dire sostituire. Aiutiamo quando aggiungiamo qualcosa alla struttura in cui operiamo; bisogna ampliare la voce di chi non ha abbastanza forza per chiedere e dare una qualità diversa alla esperienza che la persona sofferente sta vivendo (“siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia, perché non avvenga che offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia”. Decreto sull’apostolato dei laici – Apostolicam Actuositatem – Papa Paolo VI – 1965). Il volontario deve essere un attore propositivo di una società diversa, antenna attenta dei bisogni e accompagnatore nella piccola porzione di vita delle persone che avvicina.
Dopo questo intervento molto apprezzato, i volontari hanno proseguito la loro giornata con un pranzo allestito nei locali della serra e con la visita ai musei ed al parco del castello, accompagnati dal proprietario conte Calvi di Bergolo. La splendida giornata ha permesso a tutti di vivere lietamente questo anniversario e ha dato la carica per proseguire verso il futuro con tutta la positività necessaria per portare sempre il sorriso.